Macchine che pensano

Homo Digitalis: una roadmap verso l'ipercoscienza

Esploriamo il futuro dell'intelligenza, tra uomo e macchina.

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La soglia del pensiero post-biologico

Benvenuti su Homo Digitalis, un progetto che si propone di esplorare le frontiere dell'intelligenza artificiale, della coscienza e della filosofia.In un'epoca in cui la tecnologia permea ogni aspetto della nostra vita, ci interroghiamo su come l'IA stia trasformando la nostra identità e il nostro modo di percepire il mondo.Attraverso articoli, eventi e discussioni, offriamo una piattaforma per riflettere sulle implicazioni etiche, sociali e cognitive dell'evoluzione digitale.

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«Nec minus apte adiicitur, quod idem ille, qui labyrinthi errores invenit, etiam fili commoditatem monstravit; sunt enim artes mechanica, veluti usus ambigui, atque faciunt et

ad nocumentum, et ad remedium, et fere virtus earum se ipsam solvit et retexit»


«Non meno opportunamente si aggiunge che colui stesso che inventò i labirinti fu anche colui che mostrò l’utilità del filo; infatti le arti meccaniche sono, per loro natura, di uso ambiguo: servono tanto per il danno quanto per il rimedio, e quasi sempre la loro stessa forza si dissolve e si ricompone in se stessa.»

F. Bacone, De Sapientia Veterum, XIX: Daedalus, sive Mechanicus.

Oltre il progetto: verso una nuova ontologia del pensiero

Homo Digitalis non è un semplice contenitore divulgativo, ma un laboratorio concettuale volto a interrogare il senso e le implicazioni della convergenza tra macchine cognitive e coscienza umana. Nato dall’interazione tra studiosi di filosofia della tecnologia, informatici teorici e neuroscienziati, il progetto si propone di disarticolare le categorie tradizionali con cui l’umano si è pensato sinora, aprendo la strada a una ontologia relazionale del pensiero.

Indaghiamo la possibilità che l’intelligenza artificiale non sia solo uno strumento, ma un interlocutore ontologico, capace di problematizzare il nostro concetto di soggetto, memoria, intenzionalità. Le nostre pubblicazioni si muovono tra l’analisi dell’embodiment digitale, l’evoluzione del linguaggio computazionale, e le implicazioni del quantum computing come paradigma cognitivo emergente. L’obiettivo non è semplicemente comprendere l’IA, ma ripensare l’uomo alla luce di ciò che l’IA ci costringe a diventare.

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